Il bilancio provvisorio dell’attacco alla stazione di Kramatorsk è di almeno 50 morti. La popolazione era stata invitata ad abbandonare la zona. L’attacco sarebbe segnale del cambio di strategia russo. Incertezza sul tipo di missile usato
Si prospetta come uno degli attacchi contro la popolazione civile più sanguinosi quello avvenuto questa mattina a Kramatorsk, città e snodo ferroviario nell’est dell’Ucraina molto vicino alla linea di contatto tra i due eserciti in guerra. Ecco tutto quello che sappiamo su quanto è avvenuto.
• Poco dopo le 10, ora italiana, almeno due missili sono piombati sulla stazione di Kramatorsk affollata da persone che stavano abbandonando la zona divenuta troppo pericolosa. Secondo il responsabile delle ferrovie ucraine, citato dalla Bbc, i missili erano due. Il bilancio provvisorio fatto dalle autorità ucraine è di 50 morti e almeno 100 feriti.
• Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riportano i media internazionali, ha detto che migliaia di persone (almeno 4.000) si trovavano nella stazione nel momento dell’attacco, nel tentativo di lasciare la regione. Kramatorsk era una nelle stazioni dell’est dell’Ucraina ancora operative. • Kramatorsk si trova nella regione del Donbass, divenuta obiettivo principale dell’offensiva russa; la città è ancora sotto controllo ucraino. Nella giornata di giovedì era stato diramato un appello da parte delle autorità locali alla popolazione civile perché abbandonasse la zona: si temeva da un momento all’altro un attacco da parte delle forze russe.
* Il governo di Kiev, a partire da Zelensky ha formalmente accusato Mosca di essere responsabile dell’attacco. Altrettanto hanno fatto i vertici della Ue, il governo italiano e quello britannico. Colpire i civili mè del resto una strategia che gli strateghi russi hanno adottato fin dal principio di questo conflitto.
• Non è ancora chiaro quale tipo di proiettili abbia colpito la stazione. Potrebbe trattarsi di un missile Iskander, in dotazione ai russi (questa è la versione fornita da Kiev) ; oppure un Tochka-U che è principalmente in dotazione agli ucraini (e questa è invece la linea della Russia). Mosca aveva dichiarato di aver attaccato «con missili di precisione» tre stazioni nel Donbass. Ma dopo l’emergere della strage, ha negato la paternità dell’attacco a Kramatorsk.
* I missili Tochka-U (a questa categoria sembra appartenere il «relitto» fotografato a Kramatorsk) sono di concezione sovietica: sono stati ufficialmente dismessi dall’esercito russo nel 2020. Ma secondo alcuni analisti militari (ad esempio il blog «Defence») negli arsenali di Mosca ce ne sono ancora alcuni esemplari riattivati proprio in occasione della guerra in Ucraina. Alcune immagini relative a esercitazioni militari del febbraio scorso confermano l’uso dei Tochka da parte dei russi. I medesimi razzi sarebbero usati dagli eserciti separatisti delle repubbliche filorusse di Donetsk e Lugansk.
• Secondo molteplici fonti, sul fianco del motore del missile c'era una scritta in russo «Per i bambini»; la formula grammaticale utilizzata non indicherebbe un auspicio («Questo missile è per colpire bambini») ma una forma di rivendicazione («Questo missile è una risposta a quello che fate ai bambini»).
• Le autorità ucraine — ma anche Josep Borrell, responsabile della Politica estera dell'Unione europea — hanno attribuito la paternità dell’attacco e della conseguente strage ai russi. Le autorità della repubblica autonoma del Donbass negano di aver effettuato l’attacco. • Da giorni Mosca aveva annunciato che, dopo la ritirata da Kiev, avrebbe concentrato i suoi sforzi sui fronti opposti: quello da sud e dal mare (che vede la città di Mariupol come principale obiettivo) e quello da est che mira ad ottenere il completo controllo della regione del Donbass rivendicata dai russi. L’attacco a Kramatorsk sarebbe il segnale concreto di questo cambio di strategia.
Fuente: Corriere.com
Comments